Il trattamento laser per la rimozione di tatuaggi è nato per eliminare il colorante che si trova in profondità della pelle, ciò avviene mediante un particolare laser chiamato Q -switched, quest’ultimo è in grado di emanare un impulso molto potente in grado di attraversare tutti gli strati della pelle (senza danneggiarla) in un lasso di tempo estremamente ridotto, questo impulso energetico è in grado di fratturare i pigmenti del tatuaggio rendendolo eliminabile, le particelle generate dalla frattura verranno poi degradate dall’organismo senza lasciare cicatrici o segni.

Il trattamento consiste quindi nell’esposizione della zona da trattare a questi impulsi, la sensazione che ne deriva è simile a dei colpi di elastico sulla pelle ed è generalmente ben tollerata, inoltre durante la procedura lo strumento emette un getto d’aria fredda che funge da anestetizzante.

La rimozione del tatuaggio è un processo di discreta longevità, con un numero di sedute che variano da 5 a 7 a distanza di 2 mesi l’una dall’altra, tutto ciò dipende da fattori come: la grandezza del tatuaggio e i colori utilizzati.

Il recupero è immediato e si può tornare subito dopo la seduta alla quotidianità.

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