La ricostruzione ha la finalità di ripristinare la naturale forma della mammella, per questo risultato possono essere applicati diversi metodi come: l’inserimento di protesi, l’applicazione di espansori (i quali possono essere sia temporanei che permanenti) o mediante il trasferimento di tessuto autologo, ovvero tessuto adiposo prelevato dal paziente stesso e poi trasferito nella zona trattata (lipofilling).

Questo tipo di intervento è indicato principalmente per coloro che hanno subito una demolizione della mammella a seguito di: tumorectomia, quadrantectomia, mastectomia o traumi.

A seguito del tipo di intervento demolitore subito, la ricostruzione può essere eseguita in maniera diversa, generalmente viene eseguita in anestesia generale, in caso di ricostruzione con protesi ed espansori: viene inserito l’espansore al di sotto del muscolo grande pettorale in modo da aumentare il volume dei tessuti fino al raggiungimento dell’espansione desiderata, una volta raggiunta, verranno rimossi gli espansori che verranno poi sostituiti da protesi permanenti.

Per quanto riguarda il trasferimento di tessuto: viene aspirato tessuto adiposo da una zona in cui risulta in eccesso chiamata zona donatrice e, dopo una purificazione, verrà inserito nella zona trattata.

Nel post-intervento, in particolare dopo il ricovero si dovrà rimanere a riposo per 48 ore, a partire dal terzo giorno è possibile riprendere le normali attività, mentre per la ripresa dell’attività lavorativa è consigliato attendere una settimana, il recupero totale è garantito dopo due settimane circa.

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